Divieto di utilizzo delle acque di pozzo o di falda a scopo alimentare, compreso quello potabile, nonché igienico sanitario, agricolo e irriguo nella parte di territorio indicato nell'Ordinanza
A seguito dell’illustrazione organica dei risultati della prima fase di campionamento condotta da Sogesid, avvenuta nel corso dell’ultimo tavolo tecnico di monitoraggio dell’Accordo di Programma sulle aree Sin/Sir, i Comuni di Massa e di Carrara hanno manifestato la volontà di rivedere le ordinanze già vigenti sul territorio. L’azienda Usl Toscana Nord Ovest e la Regione Toscana hanno condiviso sin da subito questa linea di aggiornare, mettere a sistema e rivedere le diverse ordinanze in modo da avere un dispositivo razionale ed esauriente.
La nuova ordinanza impone il divieto di utilizzo delle acque di pozzo o di falda a scopo alimentare, compreso quello potabile, nonché igienico sanitario, agricolo e irriguo nella parte di territorio ricompresa nel perimetro così definito e meglio evidenziato nella cartografia allegata:
A NORD linea formata da Via Frassina dal confine con il Comune di Massa, fosso Belvedere, Via Belvedere, Via Provinciale Nazzano Avenza, Via Giovanni Amendola, Via Aurelia fino a Torrente Carrione;
A EST linea formata dal confine del Comune di Carrara con il Comune di Massa, partendo dalla Via Aurelia fino al mare;
A SUD linea di costa fra fosso Lavello e Torrente Carrione;
A OVEST linea formata dal Torrente Carrione dall’incrocio con Via Aurelia fino alla linea della ferrovia, proseguendo lungo Via Provinciale Carrara Avenza e Via Farini fino all’incrocio con Via Giovan De Rossi, proseguendo fino a Viale Zaccagna, Via Pucciarelli, Torrente Carrione fino alla foce.
Come già precisato in precedenza si ricorda che l’acqua che normalmente è utilizzata in abitazioni, attività commerciali, edifici pubblici e privati e proveniente dall'acquedotto è controllata e analizzata: questa non ha alcun problema di contaminazione e, dunque, è potabile e utilizzabile come di consueto.