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CENTRO ARTI PLASTICHE - Sabato 7 luglio un finissage davvero particolare per la mostra "Del tempo lineare e del tempo ciclico ovvero della storia e della natura"

21-06-2018
CAP

Un finissage davvero particolare per la mostra “Del tempo lineare e del tempo ciclico ovvero della storia e della natura”, a cura di Chiara Camoni che si conclude sabato 7 luglio al CAP  Centro Arti Plastiche di Carrara

La residenza d’artista, coordinata da Chiara Camoni, ha proposto un progetto basato sull'Archivio di Domenico Zaccagna, conservato nella Biblioteca dell'Accademia di Belle Arti di Carrara.   Solitamente si fanno le mostre e poi si sviluppano i laboratori, di arricchimento e commento alla mostra stessa, mentre in questo caso i laboratori sono arrivati prima e hanno coinciso con il processo di elaborazione e realizzazione delle opere stesse.
Per questo motivo, a conclusione del periodo espositivo (la mostra chiude venerdì 6 luglio), l’atto finale si svolgerà sabato 7 alle ore 12.00 nelle sale stesse del CAP, con l’apertura degli ultimi rotoli di stampa vegetale, realizzati con i fiori e le erbe che i partecipanti al progetto artistico utilizzeranno in riferimento non tanto ai luoghi fisici - quelli effettivamente percorsi durante le escursioni - quanto piuttosto ai luoghi dell'anima, delle emozioni vissute, dei profumi e delle immagini.
La mostra è firmata "AA. VV." che sta per Autori Vari, spiega Chiara Camoni, ad indicare un tipo di approccio basato sul lavoro collettivo, svolto dal gruppo che ha partecipato prima al lavoro d’archivio e poi alle escursioni sulle Apuane e ai laboratori previsti nel progetto. Il lavoro condiviso è stato il tratto caratterizzante di questa seconda residenza d’artista, seguita all’avviso pubblico del Comune, rivolto all’organizzazione di attività culturali nel campo delle arti visive attraverso il dialogo tra gli archivi storici locali e l’arte contemporanea
Nelle sale del CAP sono esposte quattro lunghe teche, che raccontano ciascuna un viaggio: partendo dai documenti dell'archivio, il cammino è diventato sia fisico che temporale, arrivando fino al vissuto delle persone che hanno partecipato al progetto. I “prelievi” fatti in viaggio hanno prodotto le fotografie, i disegni e le stampe vegetali, che corrono lungo tutte le pareti del museo. Ci sono poi “Le piccole storie”, racconti per immagini costituiti da disegni e polaroid, che si allontanano dall'esperienza e ci immergono in atmosfere di fiaba. L’intenzione è quella di rileggere alcuni dei luoghi documentati nell'Archivio, attualizzandone la memoria: le stampe vegetali che verranno aperte sabato testimoniano l’ultima tappa del viaggio, Tripoli.   I soggiorni che Domenico Zaccagna fece in Tripolitania, per mappare le aree e cercare risorse e materie prime, sono documentati in mostra da fotografie, disegni e lettere, che qui diventano punto di partenza per indagare “l'altrove”, ovvero luoghi lontani o immaginari, fisici o simbolici.
La stampa vegetale utilizza le proprietà tintoree di fiori, foglie ed erbe per ottenerne un'impronta diretta sul tessuto. L'infinita varietà botanica delle Alpi Apuane lascia così una traccia tangibile, si trasforma in colore e disegno, fa apparire presenze misteriose.
Le ultime sete, già preparate e arrotolate nei giorni precedenti, verranno, quindi, aperte in concomitanza con lo smontaggio della mostra. Ciò che sveleranno sarà una sorpresa, sia per il pubblico, invitato a partecipare a questo piccolo atto conclusivo, che per gli stessi realizzatori.


Il CAP è aperto da martedì a domenica, dalle ore 11:00 alle 20:00 e da venerdì a sabato dalle ore 11:00 alle 23:00