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Lo stemma del Comune: la ruota

La ruotaFORTITUDO MEA IN ROTA

La comunità carrarese, fin dal suo primo sorgere, ebbe una sorta di culto per la ruota; la pose come principale motivo architettonico-ornamentale nella facciata del suo Duomo, la fece scolpire, quasi come firma d’autore, alla base di una delle finestrelle gotiche contornanti l’edificio stesso e la elesse a simbolo del proprio Comune specificandone il significato con un motto eloquente: FORTITUDO MEA IN ROTA (la mia forza è nella ruota).

In una delle sue raffigurazioni più belle e più antiche, quella murata nella facciata del Palazzo Lazzoni, lo stemma comunale è arricchito dai simboli della Corporazione dei Marmorari: quella associazione di artigiani-artisti, cioè, che fu l’elemento motore dello sviluppo cittadino e, nel contempo, la componente più caratterizzante della fama di Carrara nel mondo.

Perché i Carrarini videro nella ruota lo stemma ideale del loro Comune? Anche a questo interrogativo gli studiosi hanno risposto in vario modo.

Se si accetta la fondata ipotesi che trae dal carro l’origine del toponimo Carrara, allora, per logica deduzione, si può supporre che la ruota dello stemma altro non sia se non l’elemento più importante del carro stesso: elemento che, idealmente, rappresenta sia un concetto di eterno cammino, sia uno strumento indispensabile di lavoro nella economia carrarese: da qui la precisa spiegazione del motto FORTITUDO MEA IN ROTA, tratto da un responso dato dalla Sibilla Eritrea la quale, interrogata circa la sorte di una città che sarebbe sorta in Europa, rispose: ET ERIT FORTUNA EJUS IN ROTA.